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Secondo una statistica Kaspersky, dopo i download le fonti più frequenti di malware sono le chiavette Usb, le unità Flash e la Lan. Una volta che un virus è penetrato nel pc, può spiare quello che digitate sulla tastiera, attivare la vostra webcam o bloccare direttamente il vostro computer.

Quest’ultimo tipo, il cosiddetto ransomware, è particolarmente fastidioso. In questo caso il virus codifica l’intero contenuto del disco fisso e blocca il computer. Solo dopo il pagamento di un riscatto che arriva fino a 460 dollari americani tramite una soluzione di trasferimento monetario non tracciabile (per esempio Paysafecard, Ukash o MoneyPak) l’utente riceve il codice per decodificare tutto. Alcuni gruppi minori di malintenzionati ottengono in questo modo un profitto di circa 400.000 dollari al mese. La buona notizia è che molti di questi virus hanno delle chiavi fisse, disponibili in Rete tramite i produttori di antivirus. In questo modo è possibile sbloccare nuovamente il computer, senza dover pagare il riscatto agli hacker. Se il codice non è disponibile, è invece necessario ricorrere a speciali tool. Uno di questi è Norton PowerEraser, tool gratuito, scaricabile da https://security.symantec.com/nbrt/npe.aspx

 

Altrettanto difficili da rimuovere dal pc sono i cosiddetti rootkit. Questi malware penetrano in profondità nel sistema, tanto da non essere riconosciuti dai normali sistemi antivirus. Da questa posizione possono controllare l’intero computer. Tramite la connessione internet il virus può comunicare con il proprio sviluppatore e trasmettergli non solo ciò che digitate sulla tastiera, ma anche il contenuto del disco fisso, compresi i dati sensibili.
Norton PowerEraser è in grado di rilevare e rimuovere anche questo tipo di virus.

In linea di principio, vale la regola secondo cui è necessario aver installato sempre sul proprio computer un programma antivirus aggiornato. Il freeware tuttavia offre una protezione solo condizionata, visto che importanti sistemi di ricerca, come l’euristica intelligente, sono disponibili soltanto nei prodotti a pagamento. Quest’ultima controlla costantemente l’intero pc: se un programma si comporta in maniera sospetta, per esempio tentando di manipolare un intervallo di memoria protetto, l’applicazione viene bloccata e verificata con attenzione.

La maggior parte dei virus in questo modo non ha alcuna chance, a patto che il software e i relativi database siano aggiornatissimi. Naturalmente i grandi gruppi si fanno pagare per lo sviluppo di queste funzioni. In questo modo potete proteggervi in maniera affidabile, visto che ormai nemmeno i vecchi trucchi da professionisti sono più validi: un tempo si considerava che i sistemi virtuali fossero a prova di virus e che quindi i software da fonti sconosciute andassero attivati per prima cosa in un sistema di questo tipo. Il malware Crisis ha tuttavia insegnato qualcosa di nuovo agli esperti, riuscendo a valicare questo confine.

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